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Intervista a Ekaterina Naumenko, fotografa a Budapest. Tra moda e spettacolo, la ricerca della bellezza | ECONOMIA.HU - The online magazine of ITL Group - Notizie economiche da Budapest e Ungheria

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Intervista a Ekaterina Naumenko, fotografa a Budapest. Tra moda e spettacolo, la ricerca della bellezza | ECONOMIA.HU - The online magazine of ITL Group - Notizie economiche da Budapest e Ungheria


Oggi Incontriamo...Ekaterina Naumenko (Korsak), fotografa e artista a Budapest e a Mosca. Ekaterina Naumenko (Korsak) inizia la sua carriera come giornalista internazionale e specialista in Public Relations, dopo essersi laureata in queste materie presso l'Università di Mosca. Dopo alcuni anni, ci racconta, scopre la fotografia professionale, la studia e non la lascia più. Una personalità eclettica, una donna intelligente e senz'altro coraggiosa, che ha vissuto in diverse zone d'Europa per poi stabilirsi a pochi chilometri da Budapest, a Szententedre, paese di cui realizza splendide panoramiche. Oltre a viaggiare continuamente verso la sua seconda casa, Mosca, Ekaterina deve farlo per seguire i numerosi progetti del suo studio fotografico, spesso impegnato in progetti internazionali per l'industria della moda e dell'intrattenimento, oltre che in lavori per varie riviste.
Cos'è la fotografia per te? Come sei arrivata a fare di questa passione il tuo business?
Credo che la fotografia abbia una forte influenza sulle persone e vi dirò perché. Premetto che come il cinema e la tv (la fotografia) ha un potente effetto visivo. La fotografia però è l'unica arte che consente di fissare il momento. Come se, quando vuoi dire qualcosa di importante alle persone tu le prendessi per le braccia guardandole negli occhi. Ecco, con la fotografia afferri l'intero mondo e lo spremi in un preciso istante. Questo momento diventa il veicolo del messaggio del fotografo al pubblico. Questo è ciò in cui credo ed è anche quello che provo a realizzare. Sono una persona molto creativa. Quando lavoravo come giornalista e PR sentivo la mancanza di qualcosa. La fotografia è la dimensione in cui volevo mettermi alla prova ed esprimere me stessa. La dimensione da cui ho creato uno dei miei business.
Da quanto tempo vivein Ungheria?
Sono arrivata la prima volta nel 1998.  Per diverso tempo ho lavorato come corrispondente per giornali russi in Ungheria. Ho poi viaggiato molto, vivendo anche per lunghi periodi in vari paesi. Finché, due anni fa, ho trovato me stessa in questo paese.
Quali sono le maggiori attrazioni per i liberi professionisti a Budapest ed in Ungheria?
Probabilmente il minor budget necessario per auto-promuoversi e per creare il proprio nome, ma anche (parte tagliata nell'intervista video) la bellezza della città e il fascino che sa esercitare sulle persone creative. Conosco molte persone che sostengono di dare il meglio di loro stessi in questa capitale, di sentirsi più motivati e di trovare più facilmente riscontro. Essere creativi è importante in questo mercato del lavoro più ancora che in altri.
Come sceglie i suoi modelli/le sue modelle?
Non ci sono principi da seguire. Occorre vedere la persona ed entrare "nel dialogo" con lei. Può trattarsi di qualunque cosa: charme, rabbia, mistero...Non importa cosa, ma devi provare un sentimento. Se fa emergere qualche emozione nel fotografo, farà provare ogni tipo di sentimento al pubblico.
Ci parli più a fondo del suo lavoro. Da dove vengono  i suoi clienti? Sono soprattutto ungheresi? Oppure lavora a livello internazionale? Ha mai lavorato per italiani?
Per me la fotografia è un'arte ed, in generale, è anche molto importante come fonte d'informazione. In questi settori si lavora a livello internazionale. Al giorno d'oggi, non ci sono ragioni per limitarsi a lavorare in un solo paese. Realizzo progetti a Mosca, diversi in Italia, altri qui in Ungheria. Ho inoltre clienti da Francia e Germania. Dipende sempre dal tipo di progetti di cui mi sto occupando al momento. Ad esempio realizzo molte foto di moda per stilisti italiani emergenti. Come per i ritratti, si tratta sempre di realtà differenti. E persone diverse, naturalmente. Vivendo in Ungheria, credo che anche arrivando in un paese piccolo  dalle grandi megalopoli, un individuo possa realizzare con le sue mani grandi progetti, interessanti per lui/lei, per il paese e per le persone che ci vivono.
La mostra all'aeroporto di Budapest
Pochi mesi fa abbiamo realizzato un progetto con la Budapest International Airport. Un'esperienza del tutto nuova per me e per loro. Una mia esposizione personale nell'aeroporto. Questo significa molto, se pensate che ogni giorno circa 600 persone per quasi 6 mesi hanno guardato le mie foto. Sono stata felice di ricevere lettere con commenti positivi. Un potente incentivo per la carriera che incide anche sul tuo modo di vivere con la città. Si crea un dialogo, anche se sei straniero/a.
Cosa può dirci della concorrenza? E qual è lo stato del mercato della fotografia dopo la crisi economica?
Adesso abbiamo una situazione molto interessante. Piuttosto strana, a dire il vero. Diversi fotografi famosi pensano si stia verificando una sorta di destabilizzazione nel nostro mercato, in quanto molti nuovi fotografi, studenti e persone con poca esperienza (anche persone con l'hobby della fotografia) entrano in questo mercato e provano ad assaltarlo con prezzi molto bassi. Ma "cosa posso dire?" nessuno è nato con con la macchina fotografica in mano. Prima o poi occorre scoprire di avere questo talento o passione dentro di noi. Quando lo scopri, ti senti pronto  a fare questo lavoro. In questo caso puoi essere più o meno professionista. Meglio molto che poco!
Quali temi preferisce per i suoi scatti?
Mi piace la bellezza, in tutti i sensi e da tutte le angolature. Il mio ideale è quello di trovare la bellezza ovunque. Soprattutto nei dettagli, direi, perché credo che i dettagli e le emozioni colorino la nostra vita.
Un'ultima domanda: come si scatta una buona foto? Mi rendo conto che è una domanda difficile...
Non è una domanda difficile! Se credi e senti davvero che la tua foto è fatta bene. Se produce emozioni positive in te, allora è già buona. Se trovi qualcosa di nuovo su di te, come quando scrivi un articolo da giornalista o come quando, nel caso di un'artista, stai disegnando un nuovo quadro e scopri qualcosa di nuovo su di sé solo guardando ciò che ha creato, allora saprai che è già un buon lavoro. E questa sarà l'emozione  che proverà il tuo pubblico. E questa è davvero un ottimo risultato.
Video e testi a cura di Claudia Leporatti

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